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Ginnastica Artistica: la spaccata
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Ginnastica Artistica: la spaccata
Pubblicato il 19/12/2013
(ultima modifica: 09/05/2014)La posizione di massima divaricata, più comunemente detta spaccata è uno dei punti di riferimento per la scelta dei soggetti da avviare alla ginnastica artistica. Dalla perfetta esecuzione di tale posizione derivano le future possibilità di acquisizione di elementi ginnici di più alto valore tecnico.
Bellugue distingue due tipi di soggetti: uno longilineo e uno brevilineo. Nel longilineo la testa del femore è di circa 2/3 di una sfera che inserendosi nella cavità glenoidea permette unottima articolabilità con una relativa stabilità. Nel brevilineo, viceversa, la testa del femore è leggermente più grande di una semisfera. Tale dimensione limita la mobilità ma rende più stabile larticolazione.
Sarebbe auspicabile poter eseguire preliminarmente un controllo radiologico delle articolazioni dei soggetti da avviare alla pratica della ginnastica agonistica. In tutti e due i casi il contatto è reso più stabile oltre che dalla pressione atmosferica anche dai legamenti che circondano larticolazione, e precisamente: il legamento ischio-femorale, pubo-femorale, e ileo-femorale oltre al legamento rotondo che dalla testa del femore si inserisce nella parte inferiore della fossa dellacetabolo.
E proprio su questi legamenti, oltre che sui muscoli adbuttori e adduttori, che bisogna intervenire almeno con un allenamento quotidiano.
La spaccata è eseguibile sia frontalmente che sagittalmente e all'apparenza sembrerebbe inevitabile una lussazione o sub-lussazione dellarticolazione coxo-femorale. Si è invece dimostrato, da studi fatti da Meige e Bellugue, che la dislocazione delle superfici articolari è solo apparente in quanto la testa del femore non perde mai il suo rapporto con la cavità cotiloidea.
Unesecuzione corretta della spaccata sagittale (foto 1) partendo dalla stazione eretta, prevede uno scivolamento indietro dellarto inferiore sx (o dx) fino a toccare il suolo con la parte anteriore della coscia, mentre il piede, che prima poggiava con la pianta, ora tocca con il dorso. Larto destro tocca posteriormente la superficie di appoggio con il tallone, il tricipite surale e la parte posteriore della coscia; a questo punto gli arti inferiori hanno raggiunto la posizione orizzontale e ciò è avvenuto oltre che per lintervento dellarticolazione coxo-femorale, anche per tre movimenti che effettua il bacino: un movimento di inclinazione in avanti, uno di rotazione a sinistra e uno di inclinazione laterale.
La massima estensione della coscia sinistra fino al piano orizzontale è facilitata dallinclinazione in avanti del bacino. Lurto del collo del femore contro il ciglio cotiloideo viene evitato perchè si verifica una rotazione a sinistra dovuta alla tensione del legamento pubo-femorale sinistro. Linclinazione laterale è determinata da una lieve elevazione del lato sinistro del bacino a causa della limitata estensione della coscia sinistra; per compensare i suddetti movimenti del bacino, la colonna vertebrale subisce unestensione indietro, uninclinazione laterale e una rotazione opposta a quella del bacino.
Linclinazione laterale si verifica per un compenso all'inclinazione del bacino, ristabilendo lequilibrio del tronco; lestensione diventa una necessità se si vuole mantenere il tronco eretto. Lesecuzione della spaccata prevede almeno un allenamento quotidiano e fin dal primo ingresso in palestra, con una adeguata estensione della capsula articolare dellanca e dei relativi legamenti, senza peraltro, trascurare lallungamento dei muscoli adduttori e dei muscoli ischiatici. Nella massima divaricata sul piano frontale, ovvero la spaccata frontale (foto 2) partendo dalla stazione eretta, gli arti inferiori vengono gradatamente divaricati fino a che la parte interna dei piedi non tocca il suolo (o la trave).
Anche per questa forma di spaccata il movimento si può realizzare grazie al basculamento del bacino in avanti e della colonna lombare posteriore (foto 3). Labduzione degli arti inferiori non supera mai i 90° (45° per ciascun arto) a causa della tensione degli agonisti e dei legamenti dellarticolazione coxo-femorale. Il basculamento del bacino inizia quando gli arti hanno raggiunto tra loro unapertura di 90° circa. I muscoli che devono essere allungati con opportuni esercizi sono, oltre gli adduttori della coscia (adduttori, pettineo, retto interno) anche i muscoli che si inseriscono sull'ischio (semitendinoso, semimembranoso, bicipite femorale).
Questi ultimi sono quelli che si possono strappare più con facilità se non viene condotto un opportuno riscaldamento muscolare. I muscoli glutei sono invece sempre rilassati e non toccano mai il suolo. Anche in questo tipo di spaccata il gran trocantere non tocca l'osso iliaco e la testa del femore non perde mai i suoi normali contatti con la cavità cotiloidea, grazie all'inclinazione del bacino in avanti. Lestensione della colonna lombare si verifica per un compenso al basculamentto in avanti del bacino.
Autore:
Carmine Luppino
Fonte/Bibliografia:
Carmine Luppino Ginnastica Artistica Femminile
Link Utili - Fonte/i
ASD Kines Ginnastica Artistica Roma
Galleria Fotografica
spaccata...
spaccata frontale
spaccata sagittale
spaccata...
coxo-femorale