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Minerali
Pubblicato il 15/05/2011
(ultima modifica: 16/05/2014)I minerali sono sostanze inorganiche, elementi atomici o ioni, essenziali per lorganismo umano, del quale rappresentano circa il 4% del peso.
Si trovano in forma:
Inorganica (solida (cristalli) es. scheletro oppure disciolti in liquidi intra- ed extra-cellulari)
Organica (legati a molecole organiche (es. Proteine) )
Funzioni dei Sali minerali
strutturale;
regolazione dellequilibrio acido-base;
regolazione dellequilibrio idrico-salino;
regolazione della funzione catalitica di enzimi (cofattori);
regolazione della permeabilità delle membrane.
Queste funzioni sono svolte da più minerali.
Altri minerali presentano una funzione esclusiva (es. Ferro e Calcio).
Minerali e alimentazione
Una DIETA variata generalmente copre il fabbisogno
giornaliero di minerali che generalmente è dellordine di
milligrammi (mg) o microgrammi (μg).
Tutti gli alimenti, con pochissime eccezioni, contengono minerali, ma non nello stesso rapporto quantitativo.
Particolare attenzione meritano il Ferro e il Calcio contenuti in quantità apprezzabili o in forma ben assorbibile solo in alcuni alimenti.
Lassorbimento avviene a livello intestinale, mentre leliminazione avviene con le urine, le feci e il sudore.
Quantità nellorganismo
A seconda del contenuto nellorganismo umano vengono raggruppati in:
Macroelementi : Na, Cl, K, Ca, P, Mg, S (ordine di misura g)
Oligoelementi : Fe, Cu, Zn, I, Mn, F, Cr, Se. (ordine di misura mg)
Sodio (Na) e Potassio (K)
Assorbimento:
Il sodio e il potassio vengono assorbiti per diffusione nell'apparato digerente.
Lassorbimento di Na aumenta in presenza di amminoacidi e glucosio nella dieta a causa di un meccanismo attivo facilitato di ingresso nelle cellule intestinali di queste sostanze, dipendente dal sodio.
Leliminazione del sodio avviene principalmente per via renale e in misura minore attraverso il sudore e le feci.
Lescrezione del potassio avviene principalmente per via urinaria, in relazione allintroito del K con la dieta. Viene eliminato anche con le feci.
Funzione:
mantengono la tonicità dei liquidi extra- ed intra-cellulari e quindi il volume dellacqua corporea;
regolano lequilibrio acido-base;
condizionano la permeabilità delle membrane cellulari;
regolano leccitabilità delle cellule muscolari e nervose.
sono indispensabili per molte attività enzimatiche.
Na è responsabile del senso della sete: lassunzione di acqua è regolata dal senso di sete che si scatena quando la pressione osmotica dei liquidi extracellulari (che dipende soprattutto dagli ioni sodio) AUMENTA.
La distribuzione del Na e del K viene garantita dalla pompa sodio-potassio, un meccanismo attivo che elimina gli ioni Na penetrati per diffusione all'interno della cellula, scambiandoli con ioni K, al fine di garantire l'elettronegatività del liquido cellulare.
SODIO
Il sodio è il principale catione extracellulare. Lorganismo contiene circa 100 g di sodio così distribuiti: 59% nel plasma e nel liquido
E largamente diffuso negli alimenti, quelli che ne contengono di più sono:
le conserve, i salumi, i formaggi
in quantità inferiore, nel pane, nei legumi, nella carne, nel pesce, etc
Il fabbisogno giornaliero nelladulto si colloca nell'intervallo di: 0,57-3,5 g/die (corrispondenti a 1,5-8,8 g di NaCl/die)
Leccessiva introduzione di Sodio, come avviene generalmente con la dieta occidentale, fatta di cibi conservati, comporta nelle persone geneticamente predisposte, ipertensione arteriosa.
Studi epidemiologici hanno confermato che esiste una stretta relazione tra lassunzione di sodio e lincidenza dell ipertensione.
Eccessive perdite renali, per sudorazione o per ferite estese possono portare ad una carenza di sodio nel plasma dando luogo a sintomi quali: anoressia, nausea, vomito e nei casi più gravi coma e morte.
POTASSIO
Il potassio è il principale catione intracellulare.
Lorganismo delladulto ne contiene circa 150g localizzati
per il 97% allinterno delle cellule.
Il fabbisogno quotidiano di K è di circa: 3 g
Con la dieta se ne introducono quantità superiori (dai 4 ai 7 g), poiché è molto diffuso in tutti gli alimenti, in particolare nei vegetali: frutta, legumi, cereali, patate.
Una carenza di K si può instaurare in particolari stati patologici o per lassunzione di diuretici.
I sintomi sono:
- debolezza muscolare
- ipereccitabilità
- riduzione del battito cardiaco
Un eccesso di K può essere causato da insufficienza renale e surrenalica
Sopravvengono:
- debolezza
- crampi muscolari
- ipotensione
- arresto cardiaco
ATTIVITA' SPORTIVA
Non esiste alcuna evidenza sperimentale che una integrazione nellapporto di Na+ in eccesso rispetto alle dosi giornaliere induca miglioramenti delle prestazioni sportive.
Però un attività fisica prolungata, ad esempio in un clima caldo, porta ad una elevata perdita di acqua e Sali minerali: Na, Cl, K con il sudore. Questo riduce la capacità di termoregolazione ed influisce sulla performance, si possono manifestare crampi.
E abbastanza comune che, nel corso di un esercizio fisico impegnativo latleta perda da 1 a 5 litri di sudore che corrisponde a 1,5 8 g di sale.
A seguito di queste perdite idriche è necessario intervenire con la reidratazione.
Esiste comunque già un meccanismo biologico, basato sull'azione di alcune sostanze (vasopressina, renina e aldosterone), che riducono le perdite di acqua e sodio con le urine.
Importante è il rapporto Na/K:
Se Na/K=1 la contrazione avviene normalmente
Se Na/K≠1 possono insorgere crampi muscolari e spossatezza
Una eccessiva perdita di K nello sforzo muscolare intenso porta ad una alterata contrazione muscolare. Può avere senso quindi in condizioni di pre sforzo fornirsi di una riserva di K.
Dopo lo sforzo e in condizioni di recupero è raccomandabile assumere K, meglio sotto forma di gluconato, per favorire leliminazione delle scorie e il senso di fatica.
Reintegro: per rimpiazzare le perdite di elettroliti basta aggiungere un pizzico di sale alle bevande, ad esempio lo 0,1 - 0,2%.
Oppure introdurre bevande che li contengono (da soli o in associazione con carboidrati).
CALCIO
E il principale catione del corpo
Lorganismo delladulto ne contiene oltre 1 Kg localizzato per il 99% nelle ossa e nei denti.
Il rimanente 1% si trova diffuso nel comparto extracellulare.
Nel sangue è presente in forma libera od associato a proteine ed acidi organici alla concentrazione di: 10 mg/ 100 ml di sangue (2,5mM)
Il fabbisogno giornaliero di Ca2+ nell'adulto umano è di: 800 - 1000 mg (varia con letà, durante la gravidanza e lallattamento)
Gli alimenti più ricchi in calcio sono il latte e i latticini:
- 1 tazza di latte (250 ml) circa 300 mg
- Parmigiano (50 g) circa 670 mg
- i vegetali (radicchio 100 g = 290 mg) carciofi, spinaci in quantità inferiore.
- ne sono completamente privi lolio, lo zucchero, e gli alcolici.
Assorbimento del calcio
Il calcio alimentare viene liberato dai complessi in cui è legato a livello intestinale e successivamente assorbito grazie allintervento di proteine trasportatrici localizzate sulla membrana delle cellule intestinali e sotto il diretto controllo della vitamina D3 (Colecalciferolo)
La quantità di calcio assorbita è di volta in volta estremamente variabile: numerosi fattori, molti dei quali dipendono dalla composizione del pasto possono favorire lassorbimento oppure ostacolarlo.
Facilitano lassorbimento del calcio:
- la presenza di proteine nel pasto (il calcio si lega agli aminoacidi e viene in tal modo assorbito più facilmente);
- lacidità intestinale (flora batterica acidofila), che solubilizza i sali di calcio;
- il rapporto Ca/P nella dieta vicino a 1
Riducono lassorbimento del calcio
- la presenza nella dieta di quantità eccessive di Magnesio (uova, carni animali) che entra in competizione con il Calcio,
- uno squilibrio Ca/P
- un difetto nellassorbimento dei grassi, in tal caso il calcio forma con gli acidi grassi dei sali insolubili
- una minor produzione od introduzione di Vitamina D
- leccesso di fibra, che lega i cationi
Eliminazione del calcio
Viene eliminato con urine, feci, sudore e desquamazione della pelle e degli annessi cutanei.
Funzioni (plastiche) del Calcio
Composizione ossea
Permeabilità delle membrane
Soglia di eccitabilità neuromuscolare
Contrazione muscolare
Coagulazione del sangue
Secrezione di alcuni ormoni e neurotrasmettitori
Controllo del metabolismo del glicogeno nel muscolo
Effetti della carenza di Calcio
nel bambino dà un quadro clinico sovrapponibile a quello del rachitismo.
nelle donne soprattutto dopo la menopausa determina osteoporosi, con degradazione della qualità meccanica del tessuto osseo e predisposizione alle fratture
Soluzioni
si può prevenire con lintroduzione nella dieta di cibi contenenti Ca e P (latte e latticini)
con un appropriato livello di attività fisica (limmobilità provoca de - mineralizzazione delle ossa)
una buona esposizione ai raggi solari che fissano la vitamina D nella cute.
Regolazione del Calcio
La concentrazione di calcio presente nel sangue (10 mg/100 ml) viene mantenuta per lazione combinata di due ormoni:
Paratormone (che alza la calcemia quando è bassa): attiva la vitamina D a livello renale, favorisce assorbimento intestinale di Ca, mobilizza il Ca nelle ossa, uamenta eliminazione urinaria dei fosfati
Calcitonina (abbassa la calcemia quando è alta): deposita Ca nelle ossa, inibisce il riassorbimento renale
Magnesio
Funzione:
- forma con il calcio e con il fosforo il tessuto osseo
- svolge un ruolo importante nelle reazioni enzimatiche in cui è coinvolta l'ATP, poiché in queste reazioni la forma attiva dell'ATP è complessata con lo ione magnesio Mg++
- interviene nella regolazione dell'eccitabilità delle membrane nervose e muscolari e nella trasmissione sinaptica.
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Magnesio
Assorbimento:
- avviene a livello dell'intestino tenue
- è favorito dal contenuto plasmatico di vitamina D
- è inibito da elevate concentrazioni di calcio, proteine, fosfato della dieta, da diarrea e da alcolismo cronico
Sintomi di carenza
- astenia, riduzione della forza muscolare, spossatezza, debolezza muscolare
- crampi
- convulsioni
- tremori
- apatia
- convulsioni
Autore:
Nicola Turco
Fonte/Bibliografia:
Appunti Universitari
Galleria Fotografica
daily intake
valori ammissibili