di Carmine Luppino
Ginnastica Artistica: il ponte
E’ un elemento statico in appoggio sui 4 arti, di fondamentale importanza in quanto rappresenta una posizione di passaggio di diversi movimenti acrobatici (rovesciata avanti, indietro, flic-flac ecc.); quasi mai viene inserito in un esercizio a corpo libero nella sua forma statica, se si esclude il livello giovanile; è molto più spesso utilizzato nella fase di riscaldamento.
Requisiti fondamentali per una corretta esecuzione di tale elemento sono la mobilità articolare scapolo-omerale e della colonna vertebrale.
Dalla posizione di decubito supino con arti inferiori piegati, con le mani in appoggio al suolo vicino al capo (alle orecchie), con le dita rivolte verso le spalle, rizzare contemporaneamente gli arti ed assumere la posizione di ponte mantenendoli completamente ritti, capo tra le braccia. Le gambe spingono il peso del corpo verso gli arti superiori per evitare il carico a livello lombare; i talloni sono a terra per evitare l’innalzamento del baricentro anzichè favorire lo spostamento del corpo verso le spalle.
Se eseguito correttamente dovrebbe richiamare visivamente la figura geometrica del triangolo rettangolo, essendo il catetop rappresentato dagli arti superiori e l’ipotenusa dal resto del corpo in posizione obliqua.
Se si vuole aiutare la ginnasta nell’esecuzione del ponte, ci si può disporre lateralmente ad essa o davanti, ponendo le manio sulla parte alta del dorso per farle rizzare con più facilità gli arti superiori e sensibilizzare lo spostamento del corpo su di essi.
Fonti/Documentazione
Carmine Luppino – Ginnastica Artistica Femminile