Profilo genetico e allenamento
DNA e Caratteristiche Individuali
Determinate porzioni di DNA, i cosiddetti geni, codificano per proteine specifiche, che sono le componenti che consentono lo svolgimento delle funzioni delle cellule negli organismi viventi.
Sebbene il DNA sia uguale al 99,9% in tutti gli essere umani, esistono delle piccole variazioni nei geni, che vengono chiaate Polimorfismi o SNPs (Single Nucleotide Polymorphysm). Queste varianti individuali a livello dei geni possono influenzare l'attività delle proteine, facendo sì che il metabolismo di ognuno di noi sia, entro determinati limiti, diverso da tutti gli altri.
I polimorfismi influenzano le caratteristiche individuali e possono influenzare, in associazione all'alimentazione e allo stile di vita, la nostra propensione ad un tipo di sforzo fisico, al dimagrimento o il rischio di sviluppare problemi legati all'attività sportiva.
Predisposizione allo sforzo
L'ACE (Angiotensin Converting Enzyme) è un enzima che svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della pressione sanguigna. Il gene dell'ACE si esprime in diversi tessuti ed è stato messo in relazione con la crescita muscolare e l'ipertrofia cardiaca.
I livelli plasmatici di ACE presentano un'ampia variabilità inter-individuale e numerosi studi suggeriscono che circa il 50% di tale variabilità è imputabile al polimorfismo inserzione/delezione (I/D), cioè alla presenza (allele I-Inserzione) o assenza (allele D-Delezione) di una breve sequenza di DNA (AIu) di 289 bp.
La presenza delle due varianti determina dei cambiamenti a livello fisiologico in grado di influenzare la predisposizione al tipo di sforzo.
In generale i portatori della variante I sono avvantaggiati sul piano dell'endurance cardiorespiratoria in quanto presenterebbero alcuni parametri riguardanti l'efficienza cardiovascolare significativamente superiori, oltre a presentare una maggiore proporzione di fibre muscolari di Tipo I (fibre rosse o a contrazione lenta). In contrasto, la variante D favorisce le attività di potenza e di velocità aumentando la forza muscolare in conseguenza agli effetti ipertrofici dell'incremento dell'angiotensina II, e alla maggiore percentuale di fibre di tipo IIb (fibre bianche o a contrazione veloce) a livello muscolare.
Lipolisi
E' recentemente emerso il ruolo di un gene, FTO (fat mass and obesity associated), nella regolazione del metabolismo lipidico e della lipolisi, cioè la capacità individuale di mobilizzare il gasso corporeo.
Il polimorfismo T>A rs9939609 comporta una alterazione dell'attività genica: gli individui che portano la variante A sono predisposti ad accumulare grasso corporeo con più facilità. La variante A è anche associata ad una maggiore concentrazione plasmatica dell'ormone Leptina, che aumenta lo stimolo della fame.
La costituzione genetica sembra influenzare radicalmentel 'impatto dell'attività fisica sul dimagrimento.
La situazione geneticamente sfavorevole (presenza di varianti A) consente di ridurre l'eccesso di grasso con maggiore facilità praticando attività fisica adeguata. Per le persone sovrappeso o obese caratterizzate da questo genotipo, la pratica di attività fisica consente un dimagrimento maggiore e più rapido rispetto a quelle che presentano una normale attività del gene (varianti T), ed il dimagrimento è correlato alla intensità dell'allenamento.
A parità di calorie introdotte le persone caratterizzate da questo genotipo sfavorevole che svonlgono attività fisica riescono a ridurre la loro percentuale di grasso corporeo fino all'80% in più rispetto a quelle che non presentano alterazioni dell'attività di FTO.
Link
- Genotift Sito Ufficiale - Analisi del DNA per migliorare la performance sportiva