di Francesca Cavenati

Lancio del Martello: metodologie di forza speciale per lo sviluppo della tecnica

L’obiettivo principale di questo elaborato è quello di mostrare le molteplici modalità di allenamento della forza speciale per la disciplina specifica in questione, ovvero il lancio del martello. Partendo da una descrizione accurata dell’aspetto tecnico, dove si cerca di dare un’impostazione il più concorde possibile con gli studi biomeccanici degli ultimi anni, si arrivano a descrivere le metodologie esistenti di forza speciale che possono essere utilizzate per lo sviluppo della tecnica. A questo proposito si raggruppano le metodologie in 5 diversi sottocapitoli, per poter dare lo spazio necessario alla spiegazione di ognuno, analizzando le singole finalità, cercando di dare qualche dettaglio in più rispetto alle modalità d’esecuzione e citando degli esercizi come esempi. Inoltre, un po’ più di attenzione è stata data al capitolo degli esercizi propriocettivi, in quanto è frutto degli ultimi studi e quindi ancora poco conosciuto, affinchè possa diventare una metodologia di comune utilizzo tra gli allenatori.
Nel corso della lettura si noterà come la parte tecnica è stata trattata in modo dettagliato, cercando di studiare e di comparare i diversi modelli di riferimento tenuti in considerazione dalle federazioni europee e internazionali, tra cui rientrano l’italiana, la spagnola, l’inglese, e la russa: in questo modo si cerca di dare importanza alla ricerca scientifica e biomeccanica svolta dai diversi tecnici e studiosi dell’ambiente, che non siano solo italiani, ma che facciano parte di un più ampio panorama atletico.
Per svolgere questo lavoro sono stati tenuti in considerazione studiosi importanti dell’ambiente attraverso letture in lingua italiana, inglese e spagnola, partendo dai capisaldi più conosciuti e letti come J. Dapena e A. Bondarchuk, passando per ricercatori e tecnici internazionali, come E. Arbeit, M. Gutiérrez-Dávila, F. J. Roja, J. M. Ulloa López, fino ad arrivare ai tecnici italiani, quali N. Silvaggi, D. Di Molfetta e l’innovativo Valter Superina.