di FKT Marco Bonfà
SNOWBOARD: Protezioni, infortuni, primo soccorso.
Vi scrivo un po' di roba per il primo soccorso e un po' di miei pensieri di massima per le cartelle che picchierete.
Il sottoscritto e' fisioterapista aderente ai principi della medicina basata sull'evidenza (scientifica), per cui quanto segue è avvalorato da studi scientifici ed epidemiologici.
PROTEZIONI
Innanzitutto c’e’ da pensare alla sicurezza ATTIVA, ovvero il prevenire la "cartella". Inutile dire di non cioccarsi di bombardini pronti via o scassarsi di canne, anche perche’ poi potreste diventare pericolosi per gli altri.
Bene, avete osato troppo e avete provato qualche trick (cosa buona e giusta), e vi siete fatti male: innanzitutto vediamo di usare almeno:
A) CASCO
B) PARAPOLSI
il primo perche' vi salva LA VITA e il secondo vi risparmia dall'infortunio piu' frequente nel nostro sport (insieme alle spalle...).
Comunque anche il casco non e' sicuro al 100% perche' potreste sempre avere una concussione cerebrale (il cervello nell'urto per inerzia si spitascia dentro la scatola cranica e vi manda tanti saluti) o una bella lesione alle vertebre cervicali. quindi a prescindere BUONSENSO. Partire sempre piano e aumentate pian piano dimensioni e ritmo.
POLSO
Dicono che il parapolsi rigido faccia pià danni che... bla bla bla... facciamo chiarezza.
Il trauma classico sul polso e' la caduta a braccio esteso / polso esteso a mano aperta. questo fa scaricare tutta la violenza dell'urto a livello dell'articolazione del polso e in particolare dello scafoide.
Ora, ci vuole veramente poco a scassare un ossicino del genere... ed e' uno dei più infidi in quanto a recupero e guarigione.
PARAPOLSI RIGIDO O NO?
Innanzitutto iniziamo col dire che il parapolsi serve A PRESCINDERE.
Una cartella violenta COMUNQUE causera' lesione, parapolsi o no, quindi c'e' da ragionare in maniera passiva.
A parte che credo poco alla storia del trasferimento della forza lesiva, pero' se io cartello e devo rompermi qualcosa, preferisco rompermi un avambraccio che il polso, per il semplice fatto che sia come tempo di guarigione, sia come perdita di funzionalita' (nulla) e' CENTOMILA volte meno peggio che il polso.
Con un polso rotto si perde quasi sicuro parte della mobilita' articolare probabilmente per il resto della vostra vita, e credetemi che limita moltissimo le attivita' della vita quotidiana. In piu' fratture dello scafoide nel polo prossimale ci mettono ANNI a guarire (se guariscono) perche' lo scafoide ha un'irrigazione sanguigna retrograda (prende il sangue dal carpo verso il braccio andando in senso contrario).
quindi nel dubbio van bene tutti e non fatevi seghe mentali. compratelo e METTETELO.
Più vi proteggete meglio è!
Nell'ordine dopo questi due metterei
3) calzoncini protettivi paracoccige
4) paraschiena e parastinchi / ginocchia se si fanno rail. ottimi quelli da motocross, su ebay vengono 22 euro e son snotati lasciando libero il cavo popliteo (che sarebbe il "dietro del ginocchio" )
LA CARTELLA
bene, avete osato o semplicemente sbagliato, e siete entrati nel fantastico mondo dell'infortunio.
Ovviamente non c'e' nemmeno da dire che se avete uno di questi sintomi, specie per traumi alla testa o al tronco (bandiere rosse)
a) perdita di conoscenza
b) sensazione di nausea
c) offuscamento della vista
d) dolore eccessivo alla respirazione
e) anestesia in uno o piu' distretti corporei / estremita'
f) evidenti deformazioni (il braccio che va per i cazzi suoi o il gonfiore sotto l'ascella che in realta' e' la testa dell'omero che si lussa)
g) sensazione di "pulsazione" addominale
h) dolore a una spalla senza causa apparente senza averla cartellata (e’ un dolore riferito tipico di lesioni interne)
i) qualsiasi altra cosa che "non va", che puo’ essere il non riuscire a fare un movimento piuttosto che stato confusionale o difficolta’ nel razionalizzare o ricordare qualcosa di basico
l) sensazione di “instabilita’” in una articolazione, tipo ginocchio spalla caviglia
stoppate tutto e o chiamate il soccorso piste o raggiungete la prima stazione di soccorso senza fare gli eroi.
Esempi?
Lacerazione della milza o fegato, costole incrinate che causano pneumotorace, emorragie interne etc.
La lista delle cose che possono succedere (RARE) e’ lunga, ma succedono. “meglio temere il peggio e sbagliarsi che il contrario”
IL PROTOCOLLO PRICE
quando ci facciamo male fondamentalmente abbiamo una risposta infiammatoria entro la prima mezz'ora dal trauma (significa che possiamo esserci scassati ma sul momento non ci accorgiamo di nulla), che consiste nei famosi sintomi descritti da Paracelso nella notte dei tempi:
- DOLORE
- CALORE
- ROSSORE
- GONFIORE
- PERDITA DI FUNZIONALITA'
Questi sono i sintomi del trauma.
Il protocollo si chiama PRICE in quanto acronimo delle parole
PROTECTION (PROTEZIONE): dovreste evitare di ricartellare nello stesso punto, perche' peggiorereste non poco la situazione. immaginate cosa succederebbe se ricartellaste su una frattura composta o ingranata?
REST (RIPOSO): a cartelle sonore dovreste fermarvi, e se quella spalla non vi da tregua e' inutile che facciate gli eroi e continuare a girare, o andare il giorno dopo in palestra. ci vogliono almeno un 2-3 giorni di calma per permettere al corpo di iniziare la rigenerazione dei tessuti lesi, e la restitutio ad integrum per un trauma muscoloscheletrico avviene in 2 settimane circa.
ICE (GHIACCIO): e' opportuno mettere la borsa del ghiaccio subito appena possibile, e' ok anche un sacchetto di plastica riempito con la neve.
Tatuatevelo sul petto: IL GHIACCIO NON VA TENUTO SULLA ZONA PER PIU' DI 4-5 MINUTI CONSECUTIVI, perche' se no avreste un'iperemia riflessa e richiamereste piu' sangue facendo dilatare i capillari come zampogne.
Lo schema corretto e' 4 minuti ghiaccio, 2-3 minuti senza, e ripetere quanto possibile.
COMPRESSION (COMPRESSIONE): un bendaggio leggermente compressivo aiuta, basta una minima compressione. Ovvio, non mummificatevi, ma se per esempio avete picchiato un avambraccio fatevi un bel giro di benda bielastica coesiva su tutto il segmento: non solo leva un po' di male, ma migliora anche il processo riparativo.
ELEVATION (elevazione): l'arto leso va tenuto in scarico, possibilmente piu' in alto del cuore. Se la lesione è alla gamba, sul divano alzatela con un cuscino: questo aiuta il deflusso dei liquidi e riduce l'edema e il gonfiore.
esempio:
picchio secco la spalla, all'inizio riesco a muoverla abbastanza efficacemente ma in poco tempo mi rendo conto che non solo mi fa piu' male, non riesco ad alzare il braccio piu' di un tot.
scendo in baita in sicurezza, cerco di usare il meno possibile il braccio, mi faccio dare un sacchetto di plastica, lo riempio di neve e me lo tengo sulla zona incriminata. Cerco di rimanere seduto e non sdraiarmi tipo orso da qualche parte, e col sacchetto applico una certa pressione sulla zona.
rimango cosi' un oretta lanciando sguardi compassionevoli alle ragazze in zona eventualmente accentuando i danni e ripetendo ad alta voce "il doppio cork e' sempre la mia pecora nera"...
dopo una mezz'oretta - ora controllo come va e prendo una decisione PONDERATA:
- il dolore e' diminuito e la spalla sembra migliorata notevolmente? torno a girare.
- il dolore e' peggiorato notevolmente e la spalla e' peggiorata come movimenti? chiedo aiuto da personale qualificato
ovvio che in macchina al ritorno e/o una volta a casa devo continuare con ghiaccio e quant'altro.
FARMACI
La letteratura dimostra che l'assunzione di FANS (antiinfiammatori non steroidei) quali aulin (fuori commercio), diclofenac (voltaren), ibuprofene (moment) e anche l'aspirina nelle prime 48-56 ore dal trauma riduce notevolmente i tempi di guarigione.
Attenersi al foglietto illustrativo per la posologia, esagerando rischiate solo una bella ulcera.
Oltre detto tempo sono inutili e persino lesivi, interferendo con i processi riparativi del corpo.
Le creme antinfiammatorie NON FUNZIONANO, anzi le stanno ritirando per certe risposte allergiche. Meglio il GHIACCIO.
Se siete a casa, è meglio se lo mettete nell'apposita borsa e la bagnate un po': la borsa bagnata trasmette meglio il freddo piu' in profondita'.
NON MASSAGGIATE le zone offese. Il massaggio NON E' TERAPEUTICO specialmente se fa male, anzi! Rischiate addirittura una miosite ossificante nel caso di ematomi intramuscolari vicini all'osso.
Viceversa una stimolazione tattile leggera (un bel massaggino sfiorato tipo carezza da una bella donzella) aiuta, per la "teoria del cancello del dolore".