Sassuolo-Lazio, probabili formazioni e statistiche: il punto sul match di Serie A
Posted on set 13, 2025 by Massimiliano Ferrari

Un numero basta a spiegare l’aria del match: su 22 incroci di Serie A, la Lazio ha vinto 13 volte e il Sassuolo solo 5, con 4 pareggi. Sabato 14 settembre alle 18:00, al Mapei Stadium, si gioca una sfida che pesa già sul morale di entrambe. I biancocelesti vogliono confermare lo storico favorevole, i neroverdi cercano i primi punti e una scossa dopo l’avvio in salita. Sassuolo-Lazio non è solo un confronto di classifica: qui c’è dentro una piccola ossessione, quella emiliana, e una certezza, quella romana.
Lo storico e lo stato di forma
La fotografia dei precedenti è netta: 59% di successi Lazio, e l’ultimo sorriso del Sassuolo risale a dicembre 2021, in piena era Dionisi. Da allora, quattro vittorie biancocelesti e un solo pari, arrivato a fine 2023/24 quando i neroverdi erano già condannati alla retrocessione. Per trovare avversarie più indigeste, il Sassuolo deve guardare a Juventus (15 vittorie) e Napoli (14) contro di lui: subito dietro viene la Lazio con 13.
Lo start del 2025/26 racconta due mood diversi. Lazio settima a 3 punti in due gare: una sconfitta, una vittoria, differenziale positivo (+2) grazie a 4 gol segnati e 2 concessi. Segnale chiaro: quando alza i giri, segna con più giocatori. Sassuolo ultimo a 0, due KO di fila, 2 reti fatte e 5 subite (–3): difesa in affanno, attacco che crea ma non capitalizza. È presto per verdetti, ma le tendenze pesano sulla preparazione del match.
A livello di singoli, la Lazio ha già distribuito i gol: Zaccagni, Dia, Guendouzi e Castellanos a quota 1. Un buon segnale per un attacco meno dipendente dal centravanti. Sul fronte disciplina, Zaccagni, Castellanos e Guendouzi hanno già un’ammonizione: per Zaccagni, la media è 0,58 cartellini ogni 90’, dato alto che suggerisce attenzione nei duelli esterni. Dall’altra parte, il Sassuolo ha in Ismael Koné il giocatore più “caldo” (2 gialli); poi Josh Doig, Domenico Berardi ed Edoardo Iannoni con uno a testa. Il dato di Iannoni (11,25 cartellini/90’) è chiaramente figlio del minutaggio ridotto, così come il 2,28 di Koné: numeri indicativi, non una sentenza, ma fotografano un centrocampo aggressivo.
Tradotto in chiave gara: la Lazio fin qui ha trovato gol da inserimenti e seconde linee, indice di sincronismi tra mediana e trequarti; il Sassuolo, invece, deve accorciare meglio tra le linee per non esporsi alle corse dei biancocelesti. E deve sfruttare con più cattiveria le prime occasioni, perché contro una squadra cinica come la Lazio le partite si rompono presto.
Probabili formazioni, tattiche e cosa aspettarsi
Niente verità assolute: siamo a inizio stagione e gli allenatori oscillano tra continuità e qualche correzione. Detto questo, lo scenario più probabile vede la Lazio con il 4-3-3 e il Sassuolo con un 4-2-3-1 elastico che può diventare 4-3-3 in fase di non possesso.
- Lazio (4-3-3, ipotesi): Provedel; Lazzari/Marusic, Romagnoli, Patric/Gila, Hysaj/Pellegrini; Guendouzi, Rovella/Cataldi, Vecino; Zaccagni, Dia/Castellanos, Isaksen/Pedro. Ballottaggi aperti in fascia e in mezzo, con la possibilità di Dia riferimento centrale e Castellanos arma dalla panchina.
- Sassuolo (4-2-3-1, ipotesi): portiere confermato dal gruppo storico; difesa con Doig a sinistra e coppia centrale fisica; in mezzo Koné con Iannoni (attenzione ai cartellini), sulla trequarti Berardi da destra, un esterno rapido sul lato opposto e un nove di lavoro pronto ad attaccare la profondità.
Sul piano tattico, la chiave sta nelle catene laterali. A destra del Sassuolo, Berardi tende a ricevere tra le linee per poi rientrare: servirà supporto interno della mezzala per evitare l’isolamento contro il terzino. La Lazio, a sua volta, cercherà di allargare il campo con Zaccagni su Doig, costringendo il terzino a decisioni scomode: uscire forte e aprire il corridoio alle mezzali, o rimanere prudente concedendo metri all’1 contro 1.
Altra zona calda: i secondi palloni. Guendouzi è abile a leggere la verticalità e ad attaccare l’area senza palla; Koné, per caratteristiche, può spezzare il ritmo, ma dovrà scegliere bene i tempi del contrasto. Il Sassuolo ha bisogno di raddoppi corti e di una prima costruzione pulita, altrimenti la pressione biancoceleste rischia di trasformarsi subito in occasioni.
Palle inattive: la Lazio ha centimetri in area con i centrali e presenza sul primo palo; il Sassuolo può far male con calci piazzati indiretti cercando la spizzata sul secondo. Occhio anche ai calci di rigore: i neroverdi, quando forzano l’1v1 di Berardi, spesso generano contatti in area.
Qualche duello da segnare: Zaccagni vs terzino sinistro (letture sulle diagonali), Berardi vs terzino destro (rientro sul mancino), mediana Guendouzi vs Koné (fisico e tempi di gioco). E poi la gestione delle punte: Dia ama l’attacco del primo palo e l’allungo sul corto, mentre la difesa neroverde soffre quando arretra troppo in area senza pressione sul portatore.
Dalla panchina potrebbero arrivare scossoni importanti. Per la Lazio, Castellanos offre profondità e lavoro sporco, utile se la gara si spezza. Per il Sassuolo, l’innesto di un esterno fresco può cambiare il ritmo nelle transizioni, soprattutto se la partita resta in equilibrio al 60’.
Qualche numero rapido per fissare la cornice:
- Precedenti in Serie A: 22 (Lazio 13, Sassuolo 5, pareggi 4).
- Ultima vittoria Sassuolo: dicembre 2021.
- Stato di forma: Lazio L-W; Sassuolo L-L.
- Gol fatti/subiti: Lazio 4/2; Sassuolo 2/5.
- Fischio d’inizio: 14 settembre 2025, ore 18:00.
- Stadio: Mapei Stadium, Reggio Emilia.
In palio c’è più di tre punti. Il Sassuolo vuole spezzare il tabù e prendersi respiro in classifica. La Lazio cerca continuità e un segnale di forza sulla strada che porta alle zone europee. La storia dice biancoceleste, ma a settembre le certezze durano novanta minuti e un episodio può ribaltare tutto.