Jalen Brunson firma un'estensione da $156,5 mln: i Knicks guadagnano flessibilità salariale
Posted on ott 25, 2025 by Massimiliano Ferrari
Il Jalen Brunson, guard All‑NBA dei New York Knicks, ha accettato una sorprendente estensione di quattro anni del valore di 156,5 milioni di dollari, rinunciando a più di 100 milioni di guadagni garantiti per preservare la flessibilità salariale della squadra.
Contesto e percorso della stagione
Il 12 luglio 2024, il contratto è stato annunciato dal suo agente Sam Rose della Creative Artists Agency (CAA) in un’intervista a ESPN. Brunson, 27 anni, aveva appena guidato i Knicks alle Finali della Conferenza Est, evento storico non visto dal club dal 2000. La squadra aveva così dimostrato di poter competere con le franchise più blasonate, ma il nuovo NBA aveva introdotto un accordo collettivo più restrittivo, rendendo essenziale una gestione attenta del tetto salariale.
Dettagli del nuovo accordo
L’estensione parte dalla stagione 2025‑26 e prevede un’opzione giocatore per il quarto anno. Nei tre anni precedenti al nuovo contratto, Brunson percepirà 37,1 milioni di dollari; a partire dal 2025‑26, la cifra sale a 39,1 milioni nella prima stagione, 44,5 milioni nella seconda e 46,9 milioni nella terza, con un picco di 59,0 milioni nell’eventuale anno opzionale. In totale, il valore è 156,5 milioni su quattro anni, cioè circa 113 milioni in meno rispetto al massimo di 270 milioni che avrebbe potuto chiedere se avesse aspettato l’estate successiva.
Secondo l’insider Adrian Wojnarowski, la struttura del contratto lascia aperta la possibilità di recuperare la differenza con un’estensione massima di quattro anni da 323 milioni nel 2028, oppure con un nuovo accordo quinquennale da 418 milioni nel 2029 – ovviamente a patto che il giocatore rimanga in salute e continui a produrre al livello attuale.
Impatto sul salary cap dei Knicks
- Il tetto salariale della stagione 2025‑26 è fissato a 124,2 milioni di dollari; con l’estensione, i Knicks dovrebbero trovarsi circa 1,4 milioni al di sotto del "secondo apron", la soglia che blocca ulteriori acquisti.
- Nel 2027‑28, Brunson percepirà 12,4 milioni in meno rispetto al suo valore massimo, consentendo alla dirigenza di mantenere giocatori chiave come Josh Hart e di valutare il rinnovo del centro Mitchell Robinson (in libero agente nel 2026).
- Altre squadre, tra cui i Boston Celtics e i Denver Nuggets, devono già pensare a tagli di salari per non superare il cap, il che rende il vantaggio dei Knicks più evidente.
L’analisi di DailyKnicks.com sottolinea che la scelta di Brunson è stata definita una “price point repressa”, un compromesso raro in un’era di contratti bloccati nella fascia più alta.
Reazioni di media, dirigenti e fan
Il capitano dei Knicks, Julius Randle, ha commentato in conferenza stampa che "la decisione di Jalen dimostra che il suo obiettivo è vincere, non solo i soldi". Il presidente della squadra, Ross McDonough, ha aggiunto che l’estensione "ci permette di mantenere il core e di puntare al titolo senza dover sacrificare il futuro".
Dall’altra parte, il giornalista Pablo Torre ha avviato un’investigazione per capire se la riduzione di 113 milioni possa nascondere altre dinamiche contrattuali; il suo lavoro ha già portato alla luce lo scandalo di Kawhi Leonard da 28 milioni, quindi l’interesse è alto.
Prospettive future e scenari possibili
Se i Knicks riusciranno a sfruttare la flessibilità offerta, potremmo vedere un mercato estivo più attivo, con possibili contratti a breve termine per rinforzi di difesa o per un nuovo playmaker. L’alternativa sarebbe affidarsi al giovane talento di Obi Toppin e al ruolo crociato di Karl-Anthony Towns (se dovesse tornare in forma).
Nel caso in cui Brunson continui a performer al livello attuale, la squadra avrà la leva per negoziare un nuovo max contract entro il 2029, recuperando così la differenza salariale persa. Tuttavia, il rischio di infortunio resta un fattore imprevedibile: la storia della NBA è costellata di contratti rotti da lesioni improvvise.
Background storico dei Knicks e il valore della continuità
Il club di Manhattan ha vissuto due ere d’oro: gli anni ’90, quando arrivò a due finali NBA con Patrick Ewing, e il breve ritorno al top tra il 2022‑24 grazie a Brunson e al nuovo staff tecnico di Tom Thibodeau. La continuità è sempre stata una sfida per i Knicks a causa del mercato di New York, tipicamente inflazionato; il nuovo CBA ha però introdotto il “secondo apron”, un limite ancora più rigido che ha costretto molte franchigie a perdere talenti di punta.
Con l’estensione di Brunson, i Knicks forse hanno trovato la formula per mantenere la squadra competitiva senza infrangere le nuove regole. Se riusciranno a fare quello che molti credono impossibile – restare sotto il cap e restare competitivi – il modello potrebbe diventare un caso di studio per tutta la lega.
Domande frequenti
Quanto risparmia realmente il contratto di Brunson per i Knicks?
Il nuovo accordo riduce il salario garantito di circa 113 milioni di dollari rispetto a quello che Brunson avrebbe potuto ottenere nel 2025. Questo margine consente ai Knicks di stare circa 1,4 milioni al di sotto del secondo apron nella stagione 2025‑26, aumentando la capacità di aggiungere altri giocatori chiave.
Qual è il rischio principale di firmare un contratto più basso ora?
Se Brunson subisse un infortunio grave o una flessione di forma, il valore di mercato residuo potrebbe calare, rendendo il futuro max contract più difficile da raggiungere e lasciando la squadra con un guadagno limitato.
Come si confronta la situazione dei Knicks con quella di altre stelle NBA?
Mentre i Boston Celtics o i Denver Nuggets devono ora pensare a tagli di salari per rispettare il nuovo CBA, i Knicks hanno già una parte di salario “compressa" con Brunson, il che li mette in una posizione più flessibile per trattenere i loro core.
Che cosa potrebbe innescare un nuovo max contract per Brunson?
Se, entro il 2028, Brunson mantenga una media di oltre 25 punti a partita e continui a guidare i Knicks nei playoff, la dirigenza potrà proporre un’estensione massima da 323 milioni di dollari, o addirittura un nuovo accordo quinquennale da 418 milioni nel 2029.